Non trascurare la tua salute

Scegli la consulenza online per iniziare o continuare una terapia, senza muoverti da casa. Se ne hai bisogno, puoi anche prenotare una visita in studio.

Mostra risultati Come funziona?

Indirizzo

Centro Ulisse
Via Giovanni Francesco Napione, 20, Torino

Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Non hai trovato sul profilo dello specialista le informazioni che cercavi?

Mostra altri psicologi nelle vicinanze

Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Altre prestazioni


Via Giovanni Francesco Napione, 20, Torino

Da 50 €

Centro Ulisse



Via Giovanni Francesco Napione, 20, Torino

Centro Ulisse



Via Giovanni Francesco Napione, 20, Torino

Centro Ulisse



Via Giovanni Francesco Napione, 20, Torino

Centro Ulisse



Via Giovanni Francesco Napione, 20, Torino

Centro Ulisse



Via Giovanni Francesco Napione, 20, Torino

Centro Ulisse

Esperienze

Su di me

Sono laureata in pedagogia presso la Facoltà di Magistero di Torino e in psicologia clinica presso la Facoltà di Magistero di Padova. Sono specializz...

Mostra tutta la descrizione


Specializzazioni

  • Psicoterapia
  • Psicoanalisi

Pubblicazioni e articoli

Articoli (1)

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
G
Profilo verificato

marco75
Accoglienza e disponibilità. Ambiente sereno, tranquillo, professionalità ma non distacco. Grazie...

O

Marco75
Mi sono trovato subito bene per l'accoglienza e la disponibilità all'ascolto. Sto apprendendo il Training Autogeno e nonostante una mia incredulità iniziale, inizio a vedere dei risultati che mi aiutano per le mie difficoltà. E quello che mi ha aiutato molto ad aprirmi è stata la sensazione di poter parlare senza remore. Grazie...

G

Consiglio la dottoressa Anna Ambiveri perchè ha un'altissima abilità nelcapire i problemi del paziente senza fargli pesare troppo le sedute, anzi con me la dottoressa si è sempre mostrata disponibile a tutte le ore e serena, quasi fosse una amica. La ringrazio per la bella esperienza e per i consigli utilissimi che potrò sempre attuare nel mio quotidiano.

Dr. Anna Ambiveri

Grazie!


Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve a tutti.
Sono una ragazza di 20 anni, e voglio raccontarvi un po’ la mia storia.
Io mi sono fidanzata quando avevo 15 anni, con un ragazzo più grande che all'epoca Aveva 19 anni.
Per questa persona, ho rinunciato a tutto pur di non perderla, ho lasciato i miei amici, il lavoro, non scendo nemmeno più da sola, la mia vita era solo lui, ho sempre cercato di mettere lui al primo posto, perché per me l’unica cosa importante era star con lui.
Tutto il contrario per lui, che scendeva con gli amici si ritira la mattina, tante volte ha il telefono spento, e partito anche senza dirmi nulla, ma io sono sempre stata lì ad aspettarlo, a capirlo.
Anzi lo rincorrevo pure se sbagliava lui.
Tantissime volte mi tratta male, mi offende, tante volte mi ha alzato le mani perché non rispondevo come voleva lui, è molto ossessivo nei miei confronti, mi riempie di domande, e le fa ogni volta che gli vengono in mente, anche se sono sempre le stesse.
Io però nonostante tutto, sono sempre stata innamorata di lui e non l’ho mai lasciato.
Ultimamente però siamo partiti, con sua mamma e il papà, e lì c’era il karaoke, e con il suo papà ho cantato una canzone, prima di cantare però ho chiesto se potevo, lui mi rispose di si, io senza malizia ho cantato, da quel momento lui mi ha lasciata, adesso capisco che si sarebbe aspettato che io non lo facevo, mi ha trattato male, e mi ha detto che non mi vuole più, adesso è una settimana che nn si fa sentire, perché mi ha detto che non conosceva veramente, che sono falsa che faccio schifo ect, tornati a Napoli due giorni dopo sono andata a casa sua e gli ho fatto una sorpresa nel suo palazzo, tutti palloncini cartelloni, scritta giù al palazzo.
Ma niente non si è fatto sentire, adesso però nemmeno io mi faccio sentire proprio perché non mi sembra di aver fatto qualcosa di male, e se pure ho sbagliato(DITEMI VOI) io ho sempre fatto l’impossibile per lui.
Quello che non capisco e non so cosa potrei fare, non so se ho sbagliato non so se torna non so più niente, sono quasi sei anni che stiamo insieme, è possibile che dopo tutto quello che ho rinunciato e che ho fatto per lui per questa sciocchezza deve finire una storia così importante?
Giuro che sto malissimo.
Cosa potrei fare.

Attendo una vostra risposta

Cordiali saluti

Buongiorno,
concordo appieno con ciò che le hanno detto le colleghe. Nella vita nulla avviene per caso, approfitti di questa sofferenza per riprendersi la sua vita. Chi veramente ci ama non fa di noi una schiava, ma rispetta e sostiene la nostra individualità. Il fatto che lei abbia accettato per anni di stare alle condizioni che le venivano dettate da questo ragazzo sembra evidenziare un disturbo di dipendenza affettiva. Si rivolga ad uno psicoterapeuta per affrontare questa difficoltà e poter costruire, in futuro, un rapporto affettivo basato non sulla paura e sulla dipendenza, ma sul rispetto e sulla parità
Cordiali saluti
Anna Ambiveri

Dr. Anna Ambiveri

Buonasera gentili dottori, ho un dubbio che riguarda la logistica nella cura della mia bambina di quasi un anno. Ho preso degli impegni lavorativi che mi occuperanno due giorni pieni al mese (sabato e domenica) in cui staró fuori tutto il giorno, tornando la sera a cena. Non ho lavorato fin ora e la piccola è sempre stata con me e qualche ora con la nonna. Il dubbio è: faccio venire la nonna con me in un ambiente che la bambina non conosce e durante la pausa pranzo sto con lei oppure la lascio tranquilla a casa con la nonna ma stando tutto il giorno senza di me? Premetto che spesso ci muoviamo e non abbiamo una vita molto stabile e lineare, che la bambina sta molto volentieri con la nonna e c’è stata anche molte ore, che la allatto ancora, soprattutto per addormentarsi. Grazie se avrete consigli o idee migliori. Un caro saluto, Cristina

Buongiorno Alessia, è sempre difficile per le mamme riprendere il lavoro ed allontanarsi dal proprio bambino, tuttavia questa occasione lavorativa può trasformarsi anche in uno strumento che dà inizio ad un percorso per lei di ripresa dei suoi spazi di vita gratificanti (oltre alla maternità) e alla bimba di sperimentare la presenza e l'assenza materna (fattore questo molto importante nell'evoluzione psicoaffettiva). Proprio perché parla di situazioni non sempre stabili e chiare forse sarebbe meglio che la bimba stesse con la nonna i giorni in cui lei lavora, proprio per evitare ulteriori confusioni e mescolanze. Potrebbe facilitare il distacco aumentando il tempo che la bimba passa con la nonna, oltretutto questo sembra essere gradito a sua figlia. Se si sente in colpa perché sottrae del tempo a sua figlia ricordi che non ne ha motivo, come già detto dai colleghi è molto importante la qualità del tempo dedicato.
Cordiali saluti
Anna Ambiveri
Psicologa-Psicoterapeuta

Dr. Anna Ambiveri

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.